Travestirsi da bestie, scendere in strada e picchiare le donne con delle corna di mucca Questo è ciò che avviene ogni 5 dicembre durante il Klaasohm Festival sull’isola di Borkum, in Germania. Durante il rito, le telecamere non sono ben accette, ma quest’anno qualcosa è andato diversamente.
Dopo la pubblicazione di immagini, video e interviste, la tradizione è finita nella bufera. Molti cittadini chiedono alle istituzioni di abolire il Klaasohm Festival, anche se qualche donna non è d’accordo.
Klaasohm Festival, cosa è
Il Klaasohm Festival ha origini che risalgono a secoli fa e si colloca all’interno delle celebrazioni dedicate a San Nicola, il 5 dicembre. Durante il giorno, la comunità si riunisce per assistere a competizioni tra giovani uomini non sposati che indossano maschere di pelle di pecora e piume, impersonando i Klaasohms.
La notte, però, il festival assume un tono controverso. Gruppi di uomini travestiti da bestie inseguono le donne per colpirle sui glutei con corna di mucca, un rituale che avrebbe lo scopo di consolidare lo spirito comunitario dell’isola. Tuttavia, il reportage della rete pubblica Ndr ha documentato scene che hanno suscitato indignazione: donne trattenute, colpite e derise, mentre la folla, inclusi bambini, incitava i partecipanti. Questi uomini vengono chiamati ‘catchers’, traducibile come ‘coloro che catturano’, il che dice molto su questo rito.
Le testimonianze delle vittime
Il Klaasohm Festival è un esempio concreto di come la cultura patriarcale e maschilista venga inculcata sin dai primi anni di vita. Intervistata da Ndr, una donna ha raccontato: “Da bambina, ci insegnavano che era solo un gioco emozionante. Ma parteciparvi come adolescente è stato doloroso e umiliante”.
Un’ex residente dell’isola, che ha parlato solo in forma anonima per timore di ritorsioni, ha spiegato: “Chi critica apertamente il festival viene accusato di non rispettare la tradizione o di cedere alle pressioni esterne”.
Un’altra intervista, questa volta a una donna più anziana, evidenzia un aspetto culturale radicato: “Non sono mai stata una fan di questa tradizione. È importante solo per gli uomini. Se vuoi capire perché è così, devi chiedere a loro”.
Un uomo ride e minimizza le accuse: “Non è veramente violento. Quando vedono una donna, la colpiscono un po’ con una corna di mucca, ma è solo un divertimento”.
Alcune donne, tuttavia, riferiscono di aver subito lividi e dolore per diversi giorni a causa di questo strano rito. Gli organizzatori del festival, così come la polizia e il sindaco di Borkum, hanno rifiutato di essere intervistati dai giornalisti di Ndr. Il rapporto segnala anche che viene scoraggiata ogni copertura sui social media per evitare di rivelare l’identità dei Klaasohms.
La reazione delle autorità e degli organizzatori
Raggiunta dallo scandalo, l’associazione Borkumer Jungens e.V. 1830, organizzatrice del festival, ha ammesso solo in parte gli elementi controversi del festival in un comunicato stampa: “Ci rendiamo conto che il reportage, che dipinge un quadro distorto del festival e contiene numerose imprecisioni giornalistiche, è il risultato del nostro rifiuto di accogliere tutte le loro richieste”, ha dichiarato il presidente dell’associazione Borkumer Jungens e.V. 1830, responsabile dell’organizzazione della tradizione del Klaasohm che aggiunge: “In passato e in casi isolati recenti, alcune pratiche sono state inappropriate. Ci dissociamo da ogni forma di violenza contro le donne e ci scusiamo per le azioni del passato”.
L’associazione ha dichiarato l’intenzione di abbandonare questi aspetti violenti, puntando invece a preservare i valori di comunità e solidarietà che il festival dovrebbe rappresentare. La polizia locale, da parte sua, ha annunciato una politica di tolleranza zero verso qualsiasi forma di violenza durante l’evento.
La protesta delle donne
Le donne dell’isola chiedono un radicale cambiamento, sottolineando che il rispetto per le tradizioni non dovrebbe giustificare comportamenti che perpetuano la violenza di genere.
L’associazione dei giovani Borkumer e il comune sono stati invasi di messaggi ed e-mail dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Ndr. Qualcuno ha anche chiesto le dimissioni del sindaco Jürgen Akkermann e, secondo gli organizzatori, diversi turisti hanno cancellato le loro vacanze sull’isola.
Sorprendentemente, però, non tutte le donne dell’isola sono contrarie al Klaasohm Festival. Circa 150-200 donne di Borkum hanno sfilato per chiedere la preservazione della tradizione, considerandola troppo importante per la comunità locale.
Una riflessione più ampia
Il caso di Borkum ricorda quello delle corse del Krampus in Austria, un’altra celebrazione natalizia in cui figure diaboliche colpiscono il pubblico con rami di betulla. Negli ultimi anni, episodi di violenza durante queste celebrazioni hanno portato a un inasprimento delle regole: i partecipanti sono ora identificabili tramite numeri, e i colpi sono limitati a gesti simbolici. Queste modifiche mostrano che le tradizioni possono (devono) essere adattate per rispettare i diritti di tutte le persone.
La protesta contro il Klaasohm Festival non è solo un confronto tra passato e presente, ma un esempio di come la società moderna si stia ribellando a forme di violenza e discriminazione per tanto tempo considerate normali. E di come un’informazione sana possa ancora fare la differenza.