Trentaquattro milioni di pulcini maschi non vedranno più la trituratrice o la camera a gas. Dal primo gennaio 2027 l’Italia dirà addio a una delle pratiche più controverse dell’industria agroalimentare: l’abbattimento selettivo dei maschi delle galline ovaiole, considerati scarti di produzione fin dalla nascita. Lunedì 27 ottobre sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le linee guida attuative del decreto legislativo 205/2023 in materia di tecnologie che permettono di determinare il sesso degli embrioni prima della schiusa.
La logica economica dietro l’abbattimento
I pulcini maschi delle razze ovaiole nascono con un problema: il loro sesso. Non potranno mai deporre le 300 uova annuali per cui le loro sorelle femmine sono state geneticamente selezionate, né crescere abbastanza velocemente da competere con i polli broiler a rapido accrescimento destinati alla produzione di carne. Appartengono a una tipologia biologica che l’industria considera “inadatta”, una via di mezzo che non serve né al mercato delle uova né a quello della carne. La conseguenza è immediata: nelle prime 24 ore di vita vengono separati dalle femmine e soppressi attraverso macerazione meccanica o gassificazione con anidride carbonica.
I numeri di questa pratica sono impressionanti. Nell’Unione europea sono circa 330 milioni i pulcini soppressi ogni anno. Le stime al livello mondiale sono, per svariati motivi, più difficili ma in ogni caso si va da 2,5 miliardi agli 8 miliardi di pulcini uccisi annualmente. In Italia le stime oscillano tra i 30 e i 34 milioni di esemplari, un dato che ha alimentato crescenti preoccupazioni etiche e spinto associazioni animaliste come Animal Equality e Lav a campagne di pressione durate anni. La Germania ha anticipato tutti vietando la pratica già dal gennaio 2022, mentre la Francia e altri Paesi europei hanno seguito percorsi simili.
Le tecnologie che cambiano lo scenario
La soluzione arriva dal sessaggio in ovo, una gamma di tecnologie che identificano il sesso dell’embrione quando è ancora racchiuso nel guscio. Il principio è semplice: intervenire prima che il pulcino nasca, evitando che sviluppi coscienza e capacità di provare dolore. Le normative italiane fissano il limite al 14° giorno dall’incubazione, un compromesso che però ha deluso le associazioni animaliste: avrebbero preferito il nono giorno, momento in cui gli scienziati concordano sull’assenza di percezione dolorosa da parte dell’embrione.
Le tecniche disponibili sul mercato variano per approccio e precisione. Tra le più diffuse c’è Cheggy, sviluppata dalla tedesca Agri Advanced Technologies e utilizzata da Hy-Line, leader mondiale nella genetica delle ovaiole. Altri sistemi impiegano imaging iperspettrale, risonanza magnetica o analisi ormonali per distinguere gli embrioni maschili da quelli femminili. Il test dura circa un secondo per uovo, risulta poco invasivo e consente di processare volumi industriali senza rallentare la produzione.
Massimo Graziani, amministratore delegato di Hy-Line Italia, ha sottolineato come “questa pratica sia sempre meno accettata dalla società a causa delle preoccupazioni per il benessere degli animali”, mentre Paolo Ceoletta, direttore commerciale della stessa azienda, evidenzia che “prima il settore coglierà questa opportunità meglio sarà, in quanto dal 2027 l’abbattimento dei pulcini maschi sarà comunque vietato”.
Le zone grigie della normativa
Il quadro normativo presenta delle ambiguità. Gli incubatoi italiani dovranno adeguarsi entro la fine del 2026, ma restano ampie deroghe: i pulcini nati per errori di sessaggio – stimati tra 350mila e 1,4 milioni ogni anno – potranno ancora essere soppressi, seppur non più tramite triturazione. Allo stesso modo, il divieto non si applica in caso di guasti improvvisi dei macchinari o quando non sia stato possibile rilevare il sesso in tempo utile.
C’è poi la questione della trasparenza. Il decreto consente ai produttori di certificare sulle confezioni che le uova “non provengono da allevamenti che abbattono pulcini maschi”, ma questa formulazione permette autocertificazioni anche da parte di aziende che continuano a sopprimere i nati per errore di sessaggio. Animal Equality ha criticato questa ambiguità, sottolineando come “nessun pulcino, nemmeno quelli nati per errore, dovrebbe essere trattato come scarto”.
Le sanzioni previste vanno da 5mila a 50mila euro per chi viola il divieto di abbattimento selettivo, mentre l’assenza del medico veterinario ufficiale durante le procedure comporta multe da 5mila a 15mila euro. Dal 31 dicembre 2026, inoltre, la macerazione sarà comunque bandita: gli eventuali abbattimenti in deroga dovranno avvenire con metodi alternativi elencati nel regolamento europeo 1099/2009.
Un cambio culturale oltre che tecnologico
Il divieto italiano si inserisce in un ripensamento più ampio del rapporto tra produzione alimentare e benessere animale. La crescente disapprovazione pubblica verso l’uccisione sistematica di animali appena nati ha accelerato investimenti in ricerca e sviluppo che altrimenti avrebbero richiesto decenni. Già prima dell’entrata in vigore della legge, diverse aziende italiane hanno anticipato l’adozione del sessaggio in ovo grazie alle campagne lanciate nel 2020, risparmiando milioni di pulcini.
La Germania ha fatto da apripista dimostrando la fattibilità economica del cambiamento, mentre il mercato della tecnologia ovo-sexing cresce rapidamente in Europa, con proiezioni che ne stimano un’espansione significativa fino al 2031. Uno studio dell’Università di Hohenheim ha evidenziato come l’allevamento dei maschi per la carne abbia un impatto ambientale superiore rispetto ai polli convenzionali, mentre l’abbattimento genera uno spreco industriale valutato in 500 milioni di dollari all’anno.
Restano interrogativi sul destino delle uova maschili selezionate. Alcune verranno destinate all’alimentazione animale o all’industria farmaceutica, altre alla produzione di alimenti trasformati.
 
             
             
             
                             
                             
                             
                             
                             
                             
                            