Obiettivo 4,3 milioni di auto elettriche per il 2030: l’Italia è in ritardo

Entro la fine del 2024 si prevede che oltre 80mila nuove vetture elettriche entreranno in circolazione, ma la transizione sta avanzando lentamente rispetto alle previsioni
16 Agosto 2024
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Auto Elettriche

Il panorama dell’automobile elettrica in Italia sta per affrontare una fase di significativa evoluzione: entro la fine del 2024, si prevede che oltre 80mila nuove vetture elettriche entreranno in circolazione, portando il totale delle auto elettriche a circa 300.000 unità. Questo incremento, tuttavia, non sarà sufficiente a colmare il divario tra l’attuale situazione e gli ambiziosi obiettivi fissati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Secondo i dati elaborati da Antonio Sileo, programma direttore presso Fondazione Eni Enrico Mattei e direttore dell’Area sostenibilità presso I-Com, Istituto per la Competitività, l’Italia dovrà raggiungere i 4,3 milioni di vetture elettriche entro il 2030 per rispettare gli obiettivi di neutralità climatica. Attualmente, il paese è ancora molto lontano da questo traguardo, con la crescita delle vetture elettriche che avanza a un ritmo più lento rispetto alle previsioni.

Sileo sottolinea che, nonostante i progressi nella diffusione dei veicoli elettrici, il settore dei trasporti continua a dipendere pesantemente dai combustibili fossili. Questi ultimi soddisfano ancora il 95% del fabbisogno energetico del settore, il quale è responsabile di una significativa quota delle emissioni globali di anidride carbonica, pari al 21,3%. Questo scenario riflette una lentezza nella transizione verso forme di mobilità più sostenibili, nonostante le politiche a favore dell’elettrificazione e dei biocarburanti. Il divario tra le promesse e la realtà delle politiche di sostenibilità è evidente e sottolinea la difficoltà di adottare soluzioni di mobilità verde in modo sistematico e diffuso.

I biocarburanti e la sfida della sostenibilità

Nel contesto della manifestazione “Fueling Tomorrow”, che si svolgerà dal 9 all’11 ottobre a BolognaFiere, il dibattito si concentrerà sulle nuove tendenze nel campo dei carburanti e dei vettori energetici alternativi. Sileo prevede che entro il 2030 i biocarburanti di prima generazione potrebbero coprire il 2,3% del consumo totale di trasporti, mentre i biocarburanti avanzati potrebbero superare l’obiettivo del 5,5% fissato dalla direttiva Europea “Red III”, raggiungendo il 11,6% grazie agli incentivi per il biometano avanzato e altri biocarburanti innovativi. I biocarburanti, derivati da biomasse, oli vegetali, scarti alimentari e grassi animali, rappresentano oggi una quota del 4,4% nel settore dei trasporti e hanno già contribuito a una riduzione del 5,5% delle emissioni di gas serra dei carburanti per il trasporto su strada nell’Unione Europea.

Tuttavia, l’adozione di biocarburanti e altre soluzioni alternative non ha ancora avuto un impatto sufficientemente ampio per contrastare la prevalenza dei combustibili fossili. A livello globale, il settore dei trasporti consuma il 26,2% dell’energia finale, e nell’Unione Europea la cifra è del 28%. Questo scenario dimostra che la transizione verso una mobilità più sostenibile richiede sforzi considerevoli e una strategia integrata che contempli non solo l’adozione di nuove tecnologie, ma anche il miglioramento dei carburanti tradizionali attraverso processi di raffinazione più ecologici.

Le prospettive future e la necessità di neutralità tecnologica

Il CEO di BolognaFiere Water&Energy, Paolo Angelini, evidenzia che gli obiettivi di sostenibilità globali hanno stimolato l’industria automobilistica a innovare, spingendo la ricerca verso nuovi carburanti ecologici. Tuttavia, il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica richiederà un approccio pragmatico e diversificato. “Il mix energetico futuro non può basarsi esclusivamente su idrogeno o elettrico,” afferma Angelini, “ma deve includere anche una significativa evoluzione dei carburanti tradizionali, rendendoli sempre più ecologici attraverso la ricerca e l’innovazione.” Questo concetto di “neutralità tecnologica” implica che non ci sia una soluzione unica per la decarbonizzazione, ma piuttosto una combinazione di tecnologie e approcci che contribuiscano a ridurre l’impatto ambientale del settore dei trasporti.

In sintesi, mentre l’Italia e l’Europa si preparano a discutere le sfide e le opportunità della transizione energetica al Fueling Tomorrow, è evidente che il percorso verso una mobilità sostenibile è ancora lungo e complesso. Le attuali politiche e innovazioni rappresentano passi importanti, ma è essenziale accelerare la transizione verso soluzioni energetiche più pulite e adattare le strategie alle reali esigenze e potenzialità del settore.

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