Sostenibilità in crisi: come comunicare il futuro verde

Riflessioni dal convegno "Transizione green, investimenti e strategie" di Adnkronos per una comunicazione efficace della sostenibilità
29 Ottobre 2024
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Comunicazione Sostenibilita Megafono Verde Rielab Canva

Cosa significa veramente “comunicare la sostenibilità” in un’epoca in cui l’emergenza climatica si fa sempre più pressante e le politiche ambientali sono al centro del dibattito pubblico? In un contesto globale sempre più segnato da crisi ambientali e sociali, la domanda non è solo pertinente, ma urgente. Al convegno “Transizione green, investimenti e strategie”, organizzato da Adnkronos, esperti e aziende si sono riuniti per affrontare questi temi cruciali. L’incontro ha messo in evidenza non solo le sfide attuali, ma anche le opportunità che possono emergere se si riesce a comunicare la sostenibilità in modo efficace e coinvolgente.

Green Deal sotto esame

Dall’analisi dei dati di una rilevazione condotta da Adnkronos su circa 5000 partecipanti, tra il 23 settembre e il 14 ottobre 2024, è emerso che il messaggio di sostenibilità non sta raggiungendo il cuore della società. La prima domanda della rilevazione ha messo in luce tendenze sorprendenti nella percezione pubblica del Green Deal europeo e delle politiche di sostenibilità. I risultati sono stati chiari e allarmanti. Quando è stato chiesto agli intervistati cosa pensassero del Green Deal europeo, il 65% ha espresso la volontà di eliminarlo, segnalando una netta disaffezione nei confronti delle politiche verdi. Solo il 12% ha indicato che il Green Deal rappresenta una priorità, evidenziando una mancanza di fiducia e comprensione delle sue finalità.

Questa visione pessimistica è confermata dalle parole di Paola Aragno di Eikon Sc, che ha sottolineato la necessità di ristrutturare il modo in cui vengono presentate le politiche di sostenibilità. “Dobbiamo rendere evidente come il Green Deal non sia solo un insieme di norme, ma una strategia per migliorare la qualità della vita dei cittadini”, ha affermato.

Le conseguenze della transizione verde: opportunità o rischio?

Le domande successive hanno rivelato un ulteriore scetticismo. Circa il 75% degli intervistati ha dichiarato che la transizione verde potrebbe danneggiare l’economia, con solo il 19% che la percepisce come una sfida cruciale per affrontare la crisi climatica, mentre solo il 6% ha riconosciuto le opportunità di innovazione e crescita che potrebbe portare.

Livio Livi di SostenibileOggi ha messo in evidenza come “la transizione ecologica debba essere percepita come una possibilità di innovazione, non come una minaccia per il lavoro e il benessere”.

Il rischio di vedere la sostenibilità come un sacrificio è reale e richiede un’azione mirata da parte delle aziende e dei governi. “È fondamentale che le politiche siano comunicate in modo da mettere in risalto i vantaggi economici, creando una narrazione positiva attorno alla sostenibilità”, ha proseguito Livi, suggerendo come sia necessaria una comunicazione strategica per incoraggiare una maggiore accettazione sociale.

Questa disconnessione tra la narrativa positiva dei policymaker e la percezione negativa della popolazione è un campanello d’allarme. La domanda da porsi è: come possiamo tradurre i benefici della sostenibilità in un linguaggio comprensibile e accettabile per il pubblico?

Consumatori e tecnologie sostenibili

Un altro aspetto significativo emerso dalla rilevazione riguarda l’atteggiamento dei consumatori verso l’acquisto di tecnologie sostenibili, come le auto elettriche. Con solo il 4% degli intervistati che considera vantaggioso investire in un veicolo elettrico, è evidente che i costi e la mancanza di infrastrutture di ricarica rappresentano ostacoli significativi. Il 46% ha citato i costi elevati come deterrente, mentre il 38% ha espresso preoccupazioni relative alla praticità della ricarica. Qui si presenta un’ulteriore sfida per le aziende: come possono queste comunicare i vantaggi delle auto elettriche in modo efficace, superando le percezioni negative e rendendo queste soluzioni più accessibili?

Aragno ha osservato che “le aziende devono comprendere che la comunicazione non può limitarsi a evidenziare i benefici ambientali. È essenziale affrontare le preoccupazioni pratiche e economiche dei consumatori”. La sostenibilità deve essere presentata come un vantaggio concreto e accessibile, non come un lusso. Per fare questo, le aziende dovrebbero collaborare con i governi per migliorare le infrastrutture e rendere le tecnologie verdi più accessibili.

Greenwashing

Uno dei temi più scottanti emersi dalla discussione è il greenwashing, un fenomeno che erode la fiducia dei consumatori. Il 56% degli intervistati ha indicato che percepisce un eccesso di greenwashing nelle comunicazioni aziendali. Questo dato solleva interrogativi cruciali sulla trasparenza e l’autenticità delle pratiche aziendali. “Le aziende devono impegnarsi per costruire relazioni di fiducia con i consumatori. La trasparenza non è solo un valore etico, ma un requisito commerciale”, ha affermato Livi.

La rilevazione ha anche mostrato che il 64% degli intervistati si fiderebbe di un’azienda solo se questa presentasse dati verificabili. Questo mette in evidenza l’importanza di un reporting chiaro e onesto, in grado di dimostrare un vero impegno per la sostenibilità. “Le aziende devono passare dalle parole ai fatti”, ha avvertito Aragno. “Non basta dichiarare di essere sostenibili; bisogna dimostrarlo con azioni concrete e dati chiari”.

Semplificare per comprendere

Un aspetto fondamentale emerso dal panel è la necessità di semplificare la comunicazione sulla sostenibilità. Aragno e Livi hanno entrambi sottolineato come il linguaggio tecnico e i rapporti complessi spesso allontanino i consumatori piuttosto che avvicinarli. “Un bilancio di sostenibilità di 400 pagine è un ostacolo alla comprensione”, ha affermato Livi, suggerendo che le aziende dovrebbero mirare a presentare informazioni in modo chiaro e accessibile.

La comunicazione deve essere progettata per il pubblico, utilizzando strumenti moderni come l’intelligenza artificiale per facilitare l’accesso ai dati. “Dobbiamo creare una narrazione inclusiva che permetta a tutti di comprendere l’importanza della sostenibilità”, ha concluso Aragno. Questo approccio non solo migliorerà la comprensione pubblica, ma potrà anche contribuire a creare un forte senso di comunità attorno agli obiettivi di sostenibilità.

Eikon Sostenibileoggi Adn

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