Il nuovo anno potrebbe portare il bonus elettrodomestici, una nuova opportunità per chi desidera rendere la propria abitazione più sostenibile e ridurre i consumi energetici. La misura non va confusa con il bonus mobili ed è stata proposta dalla Lega tra gli emendamenti alla Manovra finanziaria con l’obiettivo di incentivare la sostituzione di apparecchi obsoleti e inquinanti con modelli più efficienti dal punto di vista energetico.
Allo stesso tempo, la legge di Bilancio prevede una stretta sui bonus ristrutturazione casa, come abbiamo già visto su queste pagine (leggi qui per approfondire).
Come funziona il bonus elettrodomestici?
L’incentivo, firmato dal deputato Alberto Gusmeroli, prevede una detrazione Irpef del 30% sul costo di grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie, a patto che appartengano alla classe energetica A o B in base alle regole di etichettatura Ue in vigore dal 2021. I limiti di detrazione sono fissati a:
– 100 euro per i redditi superiori ai 25 mila euro annui;
– 200 euro per i redditi inferiori ai 25 mila euro annui.
La misura dovrebbe avere una copertura di 100 milioni di euro all’anno per il triennio 2025-2027 e potrà essere richiesta al momento della dichiarazione dei redditi, allegando fatture e ricevute di pagamento tracciabili. L’agevolazione include anche le spese di trasporto e montaggio, purché documentate e saldate anche queste con modalità tracciabili.
Bonus elettrodomestici e bonus mobili: due incentivi complementari
Questo nuovo bonus si andrebbe ad affiancare al già confermato bonus mobili, che consente una detrazione del 50% per l’acquisto di nuovi mobili ed elettrodomestici fino a un massimo di 5.000 euro, con specifici requisiti minimi di classe energetica:
– Classe A per i forni;
– Classe E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga;
– Classe F per frigoriferi e congelatori.
Come spiega l’Agenzia delle Entrate, sono tanti i grandi elettrodomestici che rientrano nel bonus mobili, tra cui: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, piastre elettriche per la cottura, apparecchi elettrici per il riscaldamento, lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde, radiatori elettrici, climatizzatori. L’acquisto va debitamente comunicato all’Enea.
Anche per il bonus mobili sono ammissibili le spese di trasporto e montaggio, a patto che i pagamenti siano tracciabili e conformi alle normative.
La proposta inserita nella Manovra è in linea con l’Ue che da quest’anno ha vietato la vendita di elettrodomestici appartenenti alle classi energetiche F e G per incentivare la transizione energetica, pilastro del Green Deal.
Attualmente, in Italia, la maggior parte degli elettrodomestici disponibili sul mercato appartiene alle classi E e D, mentre le classi A, B e C sono ancora poco diffuse. Questo scenario evidenzia una transizione in corso verso un uso più responsabile delle risorse energetiche. I produttori sono ora chiamati a realizzare apparecchi sempre più efficienti, con un impatto diretto sui consumi energetici delle famiglie.
Quanto si risparmia?
Secondo stime di settore, la sostituzione di un elettrodomestico di vecchia generazione con un modello più efficiente può portare a risparmi annui significativi. Ad esempio, una lavatrice di classe B consuma in media il 30% in meno rispetto a una di classe D, mentre un frigorifero efficiente può ridurre i consumi di energia fino al 50%.
Sostituire elettrodomestici obsoleti non è solo una scelta vantaggiosa per le tasche, ma anche per l’ambiente. Oltre a consumare meno energia ed emettere meno CO2, gli elettrodomestici di nuova generazione hanno anche una vita più lunga, riducendo la produzione di rifiuti elettronici.