Redazione
La terra chiama, e i giovani rispondono. Con quasi tre italiani su quattro (un sorprendente 74%) degli italiani -dati Censis- che dichiara di essere felice se figli o nipoti scegliessero la campagna come luogo di lavoro, l’agricoltura si conferma una risorsa per il futuro. Non più un retaggio del passato, ma un settore innovativo e dinamico che conquista anche i più scettici.
L’Italia conta oggi ben 52mila imprenditori agricoli under 35, un dato che racconta una generazione pronta a innovare e diversificare. Molti giovani scelgono di continuare l’attività familiare, mentre altri arrivano all’agricoltura dopo percorsi accademici o professionali completamente diversi. Questa diversificazione si traduce in una produzione standard media di 4.296 euro per ettaro, quasi il doppio della media europea di 2.207 euro, secondo i dati del Centro Studi Divulga. Numeri che confermano l’eccellenza del Made in Italy e l’efficacia di modelli di business orientati alla sostenibilità e alla multifunzionalità.
Per il 64% degli italiani, l’agricoltura è sinonimo di futuro, un dato, secondo un recente rapporto Coldiretti/Censis, che ribalta l’idea romantica ma stagnante del passato rurale. L’interesse verso la campagna è particolarmente vivo tra i residenti delle grandi città, dove il 75% degli adulti sostiene la scelta agricola per le nuove generazioni. Questa fiducia nei confronti del settore è alimentata anche da battaglie condivise per la sicurezza alimentare e la tracciabilità dei prodotti. Secondo il rapporto Coldiretti/Censis, l’89% degli italiani nutre fiducia negli agricoltori, un risultato che testimonia l’importanza di valori come qualità, sostenibilità e tutela della salute.
Tra le innovazioni più apprezzate, spiccano i progetti di economia circolare e sostenibilità ambientale, che trasformano gli scarti di produzione in risorse. L’agricoltura, oggi, non è solo produzione di cibo ma anche una risposta concreta alle sfide del cambiamento climatico e della crisi energetica. Non sorprende che l’83% degli italiani riconosca il settore come baluardo di valori contemporanei.
Oscar Green celebra l’innovazione agricola
Questo entusiasmo si riflette nell’Oscar Green, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa che celebra le idee brillanti di imprenditori under 35 che stanno trasformando il volto dell’agricoltura italiana. Un segnale chiaro che, nel tempo del crollo della fiducia nelle competenze tradizionali, gli agricoltori hanno costruito un capitale di riconoscimento unico e in costante crescita.
L’Oscar Green, con cinque categorie tematiche, è la vetrina perfetta per questi talenti emergenti. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 marzo 2025, offrendo un’occasione unica per mettere in luce progetti innovativi e idee imprenditoriali. Le categorie spaziano dalla valorizzazione della biodiversità con “Campagna Amica”, alla digitalizzazione sostenibile con “Impresa Digitale”, fino al coinvolgimento sociale e alla cooperazione con “Coltiviamo Insieme”. Dietro i numeri, ci sono storie di giovani che hanno scelto di reinventarsi attraverso la terra. La categoria “Agri-Influencer”, ad esempio, premia chi utilizza i social media per raccontare l’agricoltura in modo fresco e coinvolgente. Sono giovani che uniscono tradizione e innovazione, trasformando la loro passione in un brand riconosciuto. Altri si distinguono per visioni imprenditoriali coraggiose, come nella categoria “+Impresa”, dove la capacità di affrontare mercati internazionali diventa elemento chiave.
“In un contesto che non è favorevole per le nuove generazioni, l’agricoltura si presenta come un’opportunità significativa”, afferma Enrico Parisi, delegato nazionale di Coldiretti Giovani. La diversificazione e la multifunzionalità delle aziende agricole italiane non solo creano occupazione, ma stimolano anche lo sviluppo di nuovi modelli economici.
L’agricoltura moderna è più di una scelta professionale: è una filosofia di vita che mette al centro la comunità e l’ambiente. Con i mercati contadini e le iniziative di filiera corta, i giovani agricoltori rispondono alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla qualità e alla provenienza del cibo. La campagna diventa così luogo di incontro e riscoperta, in grado di unire tradizione e innovazione.
