Conto termico 3.0: al via gli incentivi per l’efficienza energetica

Dal 25 dicembre parte il Conto termico 3.0: chi può beneficiarne?
25 Dicembre 2025
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Conto termico canva

Entra in vigore a Natale il “Conto termico 3.0”, un meccanismo di sostegno che mira a promuovere interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Questo nuovo schema, disciplinato dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica del 7 agosto 2025, diventa pienamente operativo dal 25 dicembre 2025. Con una dotazione finanziaria imponente di 900 milioni di euro annui, la misura punta a sostenere attivamente la transizione ecologica di famiglie, imprese e amministrazioni locali.

Cosa cambia rispetto al passato

Il passaggio dalla versione 2.0 alla 3.0 introduce importanti novità per ampliare la platea dei beneficiari e l’efficacia degli interventi. Tra le innovazioni principali spiccano l’estensione del perimetro delle Pubbliche Amministrazioni (Pa) ammesse e l’inclusione di nuove tecnologie incentivabili.

Per il settore privato, viene ora consentito l’accesso agli incentivi per interventi di efficienza anche su edifici ad ambito terziario. Inoltre, sono stati introdotti meccanismi premiali come la maggiorazione del 10% per l’utilizzo di componenti prodotti esclusivamente nell’Unione europea.

Gli interventi agevolabili: efficienza e rinnovabili

Il Conto termico 3.0 si divide in due grandi categorie di intervento:

  • Incremento dell’efficienza energetica, che include l’isolamento termico di superfici opache, la sostituzione di infissi, l’installazione di sistemi di schermatura solare, l’illuminazione efficiente e tecnologie di building automation. Una novità rilevante in questa categoria è l’incentivazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, a patto che siano abbinate all’installazione di pompe di calore.
  • Produzione di energia termica da fonti rinnovabili: copre la sostituzione di impianti esistenti con pompe di calore (elettriche o a gas), sistemi ibridi, caldaie e stufe a biomassa, impianti solari termici e l’allaccio a reti di teleriscaldamento efficiente.

Beneficiari e intensità del contributo

Il contributo è calcolato come rimborso a fondo perduto sulle spese ammissibili, che includono sia la fornitura e l’installazione dei materiali, sia gli oneri professionali per la progettazione. In generale, l’incentivo copre fino al 65% della spesa sostenuta. Tuttavia, la quota può salire al 100% per interventi specifici realizzati su scuole, ospedali pubblici o edifici di proprietà di Comuni con meno di 15.000 abitanti. È importante notare che per le imprese, l’accesso è subordinato all’esclusione di apparecchiature alimentate a combustibili fossili.

Come presentare la domanda

L’iter per ottenere i fondi è gestito digitalmente dal Gestore servizi energetici (Gse) attraverso la piattaforma PortalTermico. Esistono due percorsi principali:

  1. Accesso diretto: utilizzato principalmente dai privati, prevede l’invio della richiesta entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Per le imprese è obbligatorio inviare una comunicazione preventiva prima dell’avvio del cantiere.
  2. Procedura di prenotazione: riservata a Pa ed Enti del terzo settore (Ets), permette di riservare i fondi prima dell’inizio dei lavori, con la possibilità di ricevere un acconto iniziale, ma con l’obbligo di avviare i lavori entro 18 mesi dall’accettazione e di concluderli entro 12 mesi dall’inizio (termine può estendersi fino a 36 mesi per operazioni più complesse).

Documentazione e pagamenti

Per lavori complessi o impianti di grande potenza, è richiesta la presentazione della diagnosi energetica e dell’Attestato di prestazione energetica (Ape) post-intervento. L’erogazione del contributo avviene tramite bonifico bancario. Se l’importo è pari o inferiore a 15.000 euro, il Gse liquida la somma in un’unica soluzione; per cifre superiori, il pagamento è dilazionato in rate annuali per un periodo variabile tra 2 e 5 anni.

“Con il conto termico 3.0 mettiamo risorse importanti e regole chiare a disposizione di famiglie, imprese ed enti locali”, ha dichiara il ministro Gilberto Pichetto. “È una misura concreta che unisce sostenibilità, competitività e sicurezza energetica, accompagnando la transizione con strumenti immediatamente operativi. Grazie al lavoro dei tecnici del Gse e su impulso dell’ad Vigilante, l’adozione delle regole applicative è stata anticipata rispetto ai tempi normativi, consentendo l’entrata in esercizio del portale delle richieste già nelle prime settimane di gennaio”, ha concluso Pichetto.

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