La Commissione europea ha presentato la nuova strategia per la bioeconomia che, secondo quanto dichiara Bruxelles, dovrebbe diventare uno dei fattori centrali per accelerare la competitività, la sostenibilità e l’indipendenza economica dell’Europa. La strategia mira ad incrementare l’utilizzo sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili e dei loro scarti per produrre beni ed energia, anche al fine di ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili. Presentata per la prima volta nel 2012, la strategia, prima del recente aggiornamento, era stata perfezionata sulla base di nuove conoscenze e sviluppi tecnologici nel 2018 e successivamente nel 2022.
Numeri e obiettivi della strategia
La bioeconomia si definisce come l’insieme di attività che forniscono soluzioni basate sulle risorse biologiche, includendo prodotti, servizi, conoscenze scientifiche e tecnologiche attinenti a diversi settori. In termini concreti, esempi di prodotti e soluzioni di bioeconomia sono le bioplastiche utilizzate per gli imballaggi, le soluzioni bio-based ottenute dalla lavorazione di elementi naturali come le alghe, impiegate per farmaci e cosmetici. Attualmente il settore vale 2.700 miliardi di euro e occupa oltre 17 milioni di persone nell’Unione europea, ma nonostante i numeri importanti, ha un enorme potenziale ancora poco sfruttato. Per tale motivo la Commissione europea intende rendere tali innovazioni maggiormente accessibili, attraverso un ambiente normativo e finanziario che stimoli la crescita delle tecnologie bio-based. In particolare, l’Ue intende creare un quadro normativo più coerente e semplificato basato su procedure autorizzative più rapide e chiare anche per favorire lo sviluppo di tecnologie e modelli di business fondati sulla bioeconomia.
La strategia, inoltre, prevede di orientare maggiormente i finanziamenti pubblici verso le tecnologie bio-based e stimolare gli investimenti privati specie verso determinati mercati: plastiche, tessuti, fertilizzanti, prodotti chimici, materiali da costruzione. Bruxelles propone anche l’introduzione di obiettivi vincolanti legati all’impiego di prodotti e soluzioni di bio-tecnologia, oltre che la creazione di una Bio-based Europe Alliance con l’obiettivo di attrarre aziende europee in acquisti congiunti stimati in 10 miliardi di euro entro il 2030. Un ruolo importante all’interno della strategia di bioeconomia è dedicato alla biomassa. La Commissione, infatti, pur sottolineando l’autosufficienza dell’Europa per la biomassa, richiama ad un uso responsabile, ad esempio, valorizzando l’utilizzo di residui agricoli e rifiuti organici, oltre che incentivando agricoltori e silvicoltori che adottano pratiche sostenibili e contribuiscono alla tutela del suolo.