Salvare gli oceani con 13 nuovi progetti europei da 116 milioni di euro

Le iniziative rientrano nell’Horizon Europe, il programma di finanziamento europeo per la ricerca e l’innovazione
25 Agosto 2025
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Oceano Fondale Canva

Sono 13 i progetti che hanno ricevuto 116 milioni di euro da parte dell’Unione europea, nell’ambito della Missione “Restore our Ocean and Waters”. Finanziati dal programma Horizon Europe, dedicato alla ricerca e all’innovazione, i progetti mirano a ripristinare la salute degli ecosistemi marini e idrici del Mar Baltico, Mare del Nord, Mediterraneo, Atlantico, Artico, Danubio e Mar Nero.

Le iniziative comprendono la protezione delle aree marine, il ripristino degli habitat dei pesci migratori, la riduzione dell’impatto della pesca e lo sviluppo di tecnologie e interfacce in grado di simulare i fondali per comprenderne le dinamiche e le possibilità di salvaguardia.

I progetti

Coinvolgono cittadini nei processi di ricerca, guardano ai fondali marini con strumenti d’intelligenza artificiale, ci avvicinando ad un mondo di non facile accesso, vitale per l’essere umano e costantemente sotto minaccia. L’obiettivo? Rendere il futuro “blu” del Pianeta più sano, proteggere i suoi habitat e le sue specie a rischio e inglobare il cittadino in questo processo. Ecco nel dettaglio la panoramica dei 13 vincitori:

Il progetto “Seamphoni” intende migliorare la visibilità e la protezione delle aree marine offshore europee, che sono in gran parte non monitorate a causa degli alti costi. Per farlo, i ricercatori svilupperanno un Intelligent Marine Digital Twin interoperabile con l’European Digital Twin Ocean – il gemello digitale degli oceani -, integrando tecnologie innovative come il “Dna ambientale”, l’acustica e l’imaging per un monitoraggio della biodiversità più rapido e continuo e modelli ecosistemici più precisi. Oltre agli avanzamenti tecnici, Seamphoni affronterà le sfide legali e di governance, evidenziando le lacune normative e promuovendo quadri più chiari e coordinati, supportando la designazione di Aree Marine Particolarmente Sensibili (Pssa) e contribuendo agli obiettivi del Quadro Globale per la Biodiversità 2030.

DanubeLifelines supporta la Missione dell’Ue “Restore our Ocean and Waters” concentrandosi sulla protezione e il ripristino degli ecosistemi e della biodiversità d’acqua dolce nel bacino del fiume Danubio. L’obiettivo è generare nuove conoscenze, misure di ripristino efficaci e coinvolgere le parti interessate nella co-creazione di soluzioni sostenibili. Il progetto mira a migliorare la migrazione dei pesci, la qualità dell’habitat e la connettività ecologica, affrontando barriere e pressioni sulle specie migratorie attraverso l’implementazione di soluzioni basate sulla natura, come la rimozione di barriere artificiali e la riabilitazione dei corridoi migratori per le specie.

Il progetto Swim” ripristinerà, proteggerà e migliorerà gli habitat per i pesci migratori nel bacino del fiume Danubio e nel Mar Nero nord-occidentale. Attraverso 13 attività mirate in 7 siti pilota, Swim introdurrà soluzioni innovative, sostenibili e scalabili per migliorare la connettività degli habitat, la qualità dell’acqua e la salute generale dell’ecosistema. Sfruttando i risultati di iniziative precedenti, avanzerà il ripristino pratico tramite tecnologie complementari, tra cui passaggi per pesci, ripopolamento dei siti abbandonati, recupero di allevamenti.

Eco-Catch affronta l’urgente necessità di assumere misure efficaci per la protezione del bycatch (cioè, le catture accessorie, quelle non necessarie e collaterali a quelle principali) e degli habitat nelle attività di pesca del Mar Baltico e del Mare del Nord, dove gli attuali strumenti di mitigazione non raggiungono gli obiettivi della strategia Ue sulla biodiversità. Il progetto mira a sviluppare e implementare dieci tecnologie innovative, tra cui strumenti digitali, dispositivi di riduzione del bycatch e attrezzi da pesca alternativi, portandoli a livelli di prontezza elevati. Le innovazioni principali includono rilevatori Ai in tempo reale installati nelle reti a strascico e sulle imbarcazioni, che forniranno dati per aiutare i pescatori a ottimizzare l’efficienza della cattura evitando habitat sensibili.

MarineGuardian mira a ridurre l’impatto ambientale della pesca in linea con le politiche marine dell’Ue, affrontando il sovrasfruttamento degli stock ittici e i danni ai fondali marini, in particolare dalla pesca a strascico. Il progetto si concentra su soluzioni pratiche e scalabili, fornendo nuove tecnologie per ridurre il bycatch, strumenti per migliorare le pratiche di pesca, sistemi di supporto alle decisioni per proteggere gli ecosistemi e una migliore condivisione dei dati per la rendicontazione della sostenibilità. Queste soluzioni saranno sviluppate in collaborazione con pescatori e decisori politici e testate in sei casi-studio per garantire un impatto positivo nel mondo reale.

Cs-Mach1 mira a superare le barriere che i cittadini posseggono nel settore marino attraverso la creazione di una Rete di Dati della Scienza dei Cittadini Marina. Questa rete collegherà i ricercatori ai cittadini, ai leader di comunità, agli sviluppatori tecnologici, agli esperti di dati, con lo scopo di facilitare la condivisione di informazioni. Il progetto svilupperà standard, protocolli e corsi di formazione per implementare la partecipazione dei cittadini al monitoraggio degli habitat marini.

Il progetto Inspiri è un’iniziativa che mira a rendere più sane e resilienti le acque dell’Unione europea, affrontando sfide di governance come la sfiducia e lo scarso coinvolgimento pubblico. Il progetto utilizza il “Nature Futures Framework”, il sistema che sviluppa scenari futuri desiderabili per le relazioni tra le persone e la natura. Queste visioni vengono poi trasformate in piani d’azione concreti in “Laboratori di Trasformazione” con gli stakeholder regionali, e vengono sviluppate visualizzazioni scientifiche e artistiche per il 2030 e il 2050 per ispirare cambiamenti significativi.

BlueActionBanos (Bab) aiuta le comunità nelle regioni del Mar Baltico e del Mare del Nord a passare dalle soluzioni pilota a quelle su larga scala per rendere i loro mari più sani. Bab offre finanziamenti specifici, consigli tecnici e la condivisione di conoscenze per permettere a queste comunità di attuare azioni innovative di ripristino, focalizzandosi sulla conservazione della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento e la transizione verso un’economia marina neutrale dal punto di vista climatico.

BlueActionAA si propone di coinvolgere attivamente le comunità nelle regioni dell’Atlantico e dell’Artico per ripristinare e proteggere i loro ecosistemi marini e d’acqua dolce. Offre supporto finanziario, assistenza tecnica e sviluppo delle capacità per consentire azioni comunitarie efficaci e sostenibili. L’obiettivo è ottenere progressi misurabili verso gli obiettivi della missione europea, aumentare il coinvolgimento della comunità e migliorare la preparazione locale per soluzioni innovative di ripristino, contribuendo agli obiettivi del Green Deal europeo in materia di biodiversità, inquinamento e clima.

SoS2LearnDBS si concentra sul ripristino degli ecosistemi marini e d’acqua dolce nel bacino del fiume Danubio e nella regione del Mar Nero attraverso un approccio che parte dalla comunità. Migliora la “literacy” sull’acqua e promuove l’apprendimento collaborativo, autorizzando gli stakeholder locali ad applicare soluzioni innovative di vario tipo (tecnologiche, basate sulla natura, sociali, culturali, normative, finanziarie e di governance).

Tasc-RestoreMed è dedicato al ripristino del Mar Mediterraneo, offrendo un sostegno tecnico e finanziario alle comunità e agli stakeholder per guidare un cambiamento trasformativo. Il programma mette a disposizione 9 milioni di euro in finanziamenti per scalare soluzioni innovative e aiutare a sviluppare “Agende di Transizione”, ovvero piani d’azione locali e regionali per l’implementazione e l’adattamento legislativo. Offre un supporto tecnico personalizzato su politiche, accesso ai finanziamenti, pianificazione aziendale e networking attraverso la piattaforma RestoreMedTools, con l’obiettivo di aiutare a raggiungere gli obiettivi di biodiversità, inquinamento e clima del Green Deal europeo.

Co-Waters mira a costruire una forte coalizione tra città, regioni e isole costiere, insieme a partner di supporto come università e Ong, per guidare il ripristino dei nostri oceani e delle nostre acque. Offre servizi personalizzati di networking, scambio di conoscenze, formazione e consulenza per aiutare i membri ad adottare approcci sistemici, coinvolgere i cittadini e accedere ai finanziamenti necessari.

Edito2 è la seconda fase del progetto “European for Digital Twice Ocean” per creare il “Gemello Digitale dell’Oceano” europeo: una rappresentazione virtuale e in tempo reale dei nostri mari. Il suo obiettivo è fornire a decisori, ricercatori e comunità strumenti per conoscere i fondali e migliorare i servizi per i ricercatori, espandendo l’accesso anche ai non esperti. Entro il 2030, Edito2 mira a essere una piattaforma completamente operativa e di facile utilizzo, che stabilisca lo standard globale per le soluzioni digitali oceaniche.

La missione europea

I progetti coinvolgono una vasta gamma di attori, tra cui Piccole e medie imprese, organizzazioni di ricerca, autorità locali, scuole e aziende e rispondono alla missione europea lanciata a settembre 2021 – “Restore our Ocean and Waters” – che si basa su ricerca e innovazione, coinvolgimento dei cittadini e gli investimenti nell’economia blu sostenibile per migliorare le condizioni delle acque del Pianeta entro il 2030.

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