Parigi ha detto basta. I dipendenti del Louvre, il museo francese simbolo di cultura e arte in tutto il mondo, lunedì hanno incrociato le braccia e chiuso le porte ai visitatori in segno di protesta. La famosa piramide in vetro sita in Piazza du Carrousel è soffocata dalla troppa folla, dalla troppa pressione, e i dipendenti, dalla troppa fatica nel gestire il flusso incessante di turisti.
Intanto, a Barcellona, la rabbia dei residenti ha preso la forma di un gesto ironico ma significativo: pistole ad acqua puntate su albergatori e turisti sono diventate immagini virali su tutti i social, un segnale che l’invasione quotidiana ha superato il limite.
Le città europee, infatti, stanno lottando per trovare un equilibrio tra l’accoglienza e la vivibilità. Il turismo è una risorsa economica imprescindibile, ma quando il numero di visitatori cresce senza controllo, le conseguenze diventano insostenibili. Strade congestionate, affitti alle stelle, servizi sotto pressione: il risultato è un malessere crescente tra i residenti, sempre più determinati a difendere la loro quotidianità.
Ma esiste una soluzione che non penalizzi né i turisti né gli abitanti? O siamo destinati a un futuro in cui le città perdono la loro anima per diventare mere attrazioni da cartolina?
@nytimes Barcelona residents angered over housing shortages, overcrowding and the cost of living, took to the streets this weekend with water guns aimed at tourists. Tens of thousands of people in Spain have protested this year against unsustainable mass tourism. #Spain #Barcelona #Tourists ♬ original sound – The New York Times
La protesta dei dipendenti del Louvre
Lunedì 16 giugno 2025, il Museo del Louvre ha chiuso le porte ai visitatori a causa di uno sciopero improvviso del personale. La protesta, durata fino al primo pomeriggio, è stata innescata dal sovraffollamento cronico degli spazi del museo, in particolare della Salle des États, che ospita la Gioconda. I lavoratori denunciano condizioni di lavoro insostenibili, con una pressione costante dovuta al numero di turisti che ogni giorno affolla le sale del museo.
La protesta ha riacceso il dibattito sull’over tourism nei grandi musei europei, evidenziando la necessità di misure immediate per migliorare le condizioni lavorative e la gestione dei flussi turistici. Il governo francese ha già annunciato il progetto Louvre Nouvelle Renaissance, un piano di rinnovamento da circa 800 milioni di euro per migliorare la struttura entro il 2031, ma i lavoratori chiedono interventi immediati.

Spagna: pistole ad acqua contro gli albergatori
A Barcellona, la tensione tra residenti e turisti ha raggiunto livelli inediti. Durante una manifestazione contro il turismo di massa, alcuni cittadini hanno utilizzato pistole ad acqua per spruzzare i turisti e gli albergatori, in segno di protesta contro la crescente gentrificazione della città. L’azione, diventata virale, è stata interpretata come un gesto simbolico per denunciare l’impatto del turismo sulla qualità della vita urbana.
Le proteste si sono estese anche ad altre città spagnole, tra cui Palma di Maiorca, Granada e San Sebastián, dove i residenti lamentano l’aumento degli affitti, la congestione dei servizi e la perdita dell’identità locale. La Spagna ha registrato un record di 94 milioni di visitatori nel 2024, con previsioni di crescita fino a 100 milioni nel 2025.
Perché queste città sono sature?
Secondo i dati provenienti da Schengen news, nel 2024 i pernottamenti turistici nell’Ue hanno superato i tre milioni. Il numero di turisti internazionali è aumentato del 4,9% nell’Ue. La Spagna è stata la destinazione più visitata: con 500 milioni di pernottamenti, è il Paese con il maggior numero di notti trascorse in una struttura ricettiva turistica nel 2024.
Al secondo posto si è piazzata l’Italia con 458 milioni di pernottamenti, mentre Francia e Germania hanno registrato rispettivamente 451 e 441 milioni di pernottamenti trascorsi dai turisti nelle strutture ricettive di questi Paesi. I quattro Paesi rappresentano il 61,6% del totale dei pernottamenti nell’Ue.
D’altro canto, in termini di numeri, i paesi con il minor numero di pernottamenti turistici sono stati Malta, Lituania, Estonia, Lettonia e Lussemburgo. Tuttavia, rispetto al 2023, alcuni di questi hanno registrato un’impennata dei pernottamenti turistici.
L’aumento esponenziale del turismo ha portato molte città a introdurre misure di contenimento, come, ad esempio:
- Spiagge a numero chiuso per limitare l’afflusso di visitatori.
- Tasse di ingresso e soggiorno per scoraggiare il turismo di massa.
- Restrizioni sugli affitti turistici per tutelare i residenti.
Ma pare che non sia sufficiente.
Verso un turismo sostenibile
L’overtourism non è solo un problema di numeri, ma di equilibrio tra economia, cultura e qualità della vita. Le città europee devono trovare soluzioni che permettano di preservare il patrimonio, garantire condizioni di lavoro stagionale dignitose e mantenere un rapporto armonioso tra turisti e residenti.
La sfida è aperta: il turismo è una risorsa economica fondamentale, ma senza una gestione sostenibile rischia di trasformare le città in parchi a tema, svuotandole della loro autenticità. Il futuro del turismo dipenderà dalla capacità di bilanciare accoglienza e tutela del territorio.