Il Brasile dice basta a tatuaggi e piercing su cani e gatti: sono maltrattamenti

Una legge appena promulgata prevede cinque anni di carcere, multe e la perdita della custodia. Il promotore della normativa, Fred Costa: “Gli animali non sono oggetti da decorare”
23 Giugno 2025
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Cane con Gatto

Il Brasile vieta tatuaggi e piercing ‘estetici’ su cani e gatti. Il Parlamento ha infatti approvato la scorsa settimana una legge che equipara tali pratiche a veri e propri atti di crudeltà e prevede pene fino a cinque anni di carcere, oltre a multe e alla perdita della custodia del proprio ‘pet’. Sanzioni che possono essere aumentate in caso di morte dell’animale.

La legge n. 15.150/2025, approvata dopo cinque anni di discussione al Congresso e ora pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, inserisce queste pratiche tra “i comportamenti e le attività dannosi per l’ambiente” (previsti dalla Legge 9.605/1998), e le riconosce come maltrattamenti, considerandole alla stregua delle lesioni o delle mutilazioni inflitte a qualsiasi tipo di animale: domestico, selvatico o esotico.

La normativa distingue tra l’uso funzionale, legato a motivi e attività specifici, come l’identificazione dei capi nell’allevamento industriale, e quello decorativo, che viene vietato. Come ha affermato il deputato del Partito della Rinascita Democratica Fred Costa, promotore della proposta di legge, “gli animali non sono oggetti da decorare, ma esseri senzienti con diritti da rispettare”.

Nel Paese sudamericano, alcune città avevano già divieti in tal senso, ma ora queste pratiche diventano reato a livello federale.

Tatuaggi e piercing estetici: dolore, stress e complicazioni

I tatuaggi ornamentali sono disegni o simboli tracciati sulla pelle rasata di cani o gatti con aerografo e inchiostri ‘atossici’, realizzati puramente per estetica, mentre i piercing decorativi sono fori praticati su orecchie, labbra o pelle dell’animale per inserire anelli o borchie, anche in questo caso a scopo esclusivamente artistico.

Si tratta di pratiche che alterano il corpo in modo permanente o invasivo, effettuate esclusivamente per ragioni di apparenza. Di conseguenza non apportano alcun beneficio al cane o al gatto, e anzi sono dannose.

Secondo i veterinari, infatti, queste prassi non terapeutiche provocano all’animale dolore e stress e rischiano di causare infezioni, necrosi, lacerazioni e complicazioni cliniche anche gravi. Inoltre, vengono inflitte a esseri viventi che non possono decidere e disporre del proprio corpo. Sempre Costa: “La mutilazione a fini estetici è una forma crudele di vanità umana imposta a esseri indifesi”.

Gattini gotici e “il mio cane (tatuato) è più figo del tuo”

Può sembrare incredibile, ma per alcuni la libertà che l’essere umano ha di tatuarsi o forarsi la pelle si estende al corpo del proprio animale.

Nel 2011 a New York scoppiò un caso: gatti con orecchini sulle orecchie o piercing sul corpo, pubblicizzati per l’acquisto come ‘gattini gotici’. La toelettatrice che li aveva messi in vendita venne condannata a sei mesi di domiciliari e sorveglianza elettronica per crudeltà contro gli animali.

Per fare un altro esempio, nel 2014 a Brooklyn un tatuatore ‘decorò’ il suo cane mentre era sedato per un’operazione alla milza, tatuandogli addosso un cuore rosso trafitto da una freccia e i nomi Alex e Mel. L’artista aveva poi postato la foto su Instagram, ed è interessante il modo con cui l’aveva commentata: “Uno dei tanti motivi per cui il mio cane è più figo del tuo“. Un’opinione indicativa del modo di pensare alla base della moda di praticare tatuaggi o piercing.

Di fronte a questi e altri episodi, l’attivista per i diritti degli animali e deputata dello Stato di New York Linda Rosenthal presentò una proposta di legge per vietare queste operazioni sugli animali domestici. Il governatore dell’epoca, Andrew Cuomo, firmò sottolineando che si trattava di “puro e semplice maltrattamento di animali”. Anche in questo caso, come nella legge appena promulgata in Brasile, fanno eccezione le marcature eseguite sotto la supervisione di un veterinario per motivi medici o identificativi.

In Europa mutilazioni a fini estetici vietate quasi ovunque

Per quanto riguarda l’Europa, molti Stati vietano esplicitamente le mutilazioni a fini estetici, compresi tatuaggi e piercing, salvo eccezioni per motivi sanitari documentati da un veterinario. In Paesi come Germania, Svizzera, Austria e Italia, pratiche come il taglio delle orecchie e della coda (spesso associate anche a tatuaggi o fori a fini estetici) sono vietate. Nel caso del Dobermann, la tradizionale amputazione estetica è illegale: in Italia, Germania e Svizzera, gli interventi devono essere giustificati da motivi veterinari o funzionali.

Una proposta di legge della Commissione europea, recentemente esaminata dall’Europarlamento, prevede il divieto di utilizzo di cani e gatti mutilati in mostre, esposizioni o competizioni.

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