Una vasta coalizione che comprende sindacati, aziende attive nel settore solare e organizzazioni non profit, ha intentato una causa legale di rilevanza nazionale contro l’Agenzia per la Protezione Ambientale (Epa). L’azione, depositata lunedì 6 ottobre 2025 presso un tribunale federale del Rhode Island, negli Stati Uniti, contesta la decisione dell’agenzia di annullare 7 miliardi di dollari in sovvenzioni destinate al programma “Solar for All”. Tali fondi erano stati stanziati per supportare l’installazione di pannelli solari nelle case di famiglie a basso e moderato reddito.
Il contenzioso
La denuncia accusa l’Epa di aver revocato in modo illegittimo i fondi del programma senza aver ricevuto la necessaria approvazione del Congresso. Questo contenzioso rappresenta un’ulteriore espansione della crescente battaglia legale che circonda gli sforzi dell’amministrazione Trump volti a recuperare miliardi di dollari in finanziamenti per il clima precedentemente approvati dall’amministrazione di Joe Biden.
Il programma “Solar for All” è stato istituito nel 2022 tramite l’Inflation Reduction Act, la legge sul clima di punta dell’ex presidente Usa, che autorizzava in totale 27 miliardi di dollari per attività ecologiche, come la riqualificazione degli edifici e l’installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
L’obiettivo del programma non era solamente quello di assistere i proprietari di casa meno abbienti, ma anche di espandere le iniziative solari comunitarie, offrendo accesso all’energia pulita a coloro che non possiedono un’abitazione o non possono installare i propri pannelli. Si prevedeva che il programma avrebbe garantito l’accesso all’energia solare a circa 900 mila famiglie, contribuendo significativamente alla riduzione dell’uso dei combustibili fossili – principale causa del cambiamento climatico – e generando per i partecipanti un risparmio collettivo stimato in 350 milioni di dollari all’anno sui costi delle utenze.
La giustificazione dell’Epa e la replica legale
La cancellazione del programma è stata annunciata ad agosto da Lee Zeldin, l’amministratore dell’Epa. Zeldin ha dichiarato di aver agito su sollecitazione del Congresso, sostenendo in un video diffuso sui social media che una legge di politica interna approvata dal Congresso a luglio avesse eliminato quelli che ha definito “miliardi di fondi verdi discrezionali” previsti da “Solar for All”. “L’Epa non ha più l’autorità di amministrare il programma o i fondi stanziati per mantenere in vita questo fallimento,” ha specificato Zeldin.
Tuttavia, la coalizione degli attori denuncianti ha contestato fermamente questa interpretazione. Nella loro azione legale, essi sostengono che il disegno di legge invocato dall’amministrazione abbia revocato unicamente le sovvenzioni per il clima che l’Epa non aveva ancora formalmente assegnato.
Al contrario, i fondi “Solar for All” erano già stati assegnati, sotto l’amministrazione Biden, a 60 beneficiari tra agenzie statali, Nativi Americani e gruppi non profit.
Impatto su lavoro e comunità
Il querelante principale è la Rhode Island Afl-Clo, un’organizzazione che raggruppa sindacati e che aveva già formato elettricisti e altri professionisti per l’installazione dei pannelli solari nello Stato. Anche se il sindacato non era un beneficiario diretto dei fondi, contava sull’opportunità di lavoro che sarebbe seguita all’erogazione di una sovvenzione di 49,3 milioni di dollari all’Ufficio per le Risorse Energetiche del Rhode Island.
Patrick Crowley, presidente della Rhode Island Afl-Clo, ha espresso profonda preoccupazione: “Ora che il programma è in sospeso, centinaia di opportunità di lavoro sono potenzialmente perse“. Crowley ha aggiunto, come riporta il New York Times, che questa mossa è “micidiale”, non solo per i lavoratori che rappresenta, ma per l’intero Stato del Rhode Island, sottolineando che le fonti di energia rinnovabile, come il solare e l’eolico, sono fondamentali per il controllo dei costi energetici statali.
Tra gli altri attori figurano organizzazioni non profit, installatori solari, tra cui Energy Independent Solutions (Pittsburgh) e Black Sun Light Sustainability (Indiana), e aziende della Georgia come Sunpath Solar e 2KB Energy Services. Come spiega Reuters, la sentenza coinvolge anche privati, come Anh Nguyen, una signora proprietaria di una casa di Atlanta che aveva richiesto pannelli solari gratuiti attraverso un’iniziativa sostenuta da una sovvenzione di 156 milioni di dollari a favore della Georgia Bright Communities Coalition.