Chi non ricorda l’epica sfida a scacchi tra il campione del mondo Garry Kasparov e il calcolatore IBM Deep Blue? Bene: dalla mente alle gambe, la sfida tra uomini e macchine è appena all’inizio, e ad aprile si arricchirà di uno nuovo capitolo. A Pechino si correrà infatti la prima mezza maratona al mondo con partecipanti umani e robot umanoidi.
Da una parte resistenza e sudore, dall’altra progresso tecnologico e ‘olio lubrificante’: ognuno giocherà le proprie carte per arrivare primo al traguardo dei 21 km.
Premiati i primi tre classificati, uomini o robot che siano
Al momento sono 12mila sono gli umani iscritti, mentre è ancora incerto il numero dei robot che correranno. Si sa però che sono realizzati da più di 20 aziende e che possono partecipare con una propria creazione anche istituti di ricerca, club di robotica e università di tutto il mondo.
Già lo scorso novembre un robot umanoide – Tiangong – aveva già preso parte a una mezza maratona, sempre a Pechino, ma ‘solo’ in veste di motivatore – incitava i partecipanti – per poi tagliare di corsa il traguardo con un breve sprint.
Stavolta però umani e robot se la giocheranno fin dall’inizio e all’ultimo scatto. Verranno premiati i primi tre classificati, indipendentemente se fatti d’acciaio o di carbonio.
I requisiti per i robot in gara
Per gareggiare, i robot dovranno rispettare dei requisiti:
• aspetto umanoide
• struttura meccanica che consenta di camminare o correre su piedi
• altezza tra 50 cm e 2 metri
• movimento solo su gambe: vietate le ruote, per le quali al limite se ne riparlerà a qualche gara di pattinaggio
• distanza massima di estensione dall’articolazione dell’anca alla pianta dei piedi di almeno 0,45 m
• possibilità di essere telecomandati o completamente autonomi
• possibilità di sostituire le batterie nel corso della gara
Un regolamento che punta a garantire che la competizione resti equilibrata e che gli umanoidi testino la loro capacità di movimento in condizioni reali, senza scorciatoie.
Non solo spettacolo: la Cina accelera sulla robotica
Al di là dell’elemento di intrattenimento e curiosità che sicuramente questo evento genera, dietro la mezza maratona di Pechino c’è la corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica, un tema che sta particolarmente a cuore al governo cinese. Il Dragone ha chiaramente identificato le macchine umanoidi come settore chiave per la crescita economica e l’innovazione tecnologica e sta investendo massicciamente nello sviluppo di queste tecnologie, puntando a dominare il mercato.
Tra le città coinvolte ci sono Hangzhou ha annunciato fondi per la ricerca e la produzione di robot umanoidi, e Nanchino, che ha varato un piano triennale dedicato alla robotica di alta qualità, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza tecnologica e stimolare la crescita economica.
Anche il luogo stesso dove si correrà la maratona non è casuale, trattandosi dell’Area di sviluppo economico-tecnologico di Pechino, nota anche come E-Town, nel distretto di Daxing. Qui hanno sede oltre 140 aziende attive nella robotica, per un valore di produzione totale di quasi 10 miliardi di yuan (circa 1,32 miliardi di euro).
L’iniziativa, dunque, non è solo folklore, ma si inserisce in un contesto più ampio che vede la Cina competere a livello globale per il primato nel settore dell’IA e della robotica avanzata. Essenzialmente con gli Usa, dato che l’Unione europea si sta muovendo in grave ritardo e nel mezzo di una crisi di competitività.
Un futuro sempre più misto
Secondo quanto dice Elon Musk, che lo scorso ottobre ha presentato il suo robot -maggiordomo ‘Optimus’, ma anche secondo i risultati di studi internazionali, il nostro futuro prevede una forte coabitazione e collaborazione con i nostri simili cibernetici.
Eppure, la realizzazione dei robot umanoidi non è così semplice: attualmente sono ancora tantissime le sfide da superare per realizzare le nostre copie cyborg. Tutto si gioca dunque sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico.
Dominare il settore sarà un importantissimo elemento competitivo, tanto più se pensiamo che la Cina fa già larghissimo uso dei robot. Secondo la Federazione Internazionale di Robotica, nel 2023 il Paese ne ha installati oltre 276mila, più della metà di quelli mondiali.
Chi vincerà?
Al momento, il vantaggio sembra essere dalla parte degli umani. La resistenza fisica, l’adattabilità e la capacità di reagire a situazioni impreviste restano ancora qualità insuperabili.
Ma la velocità con cui la tecnologia sta avanzando potrebbe presto cambiare le regole del gioco. Le ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale e della robotica stanno portando gli umanoidi a compiere movimenti sempre più fluidi, coordinati e precisi. Già oggi vediamo prototipi in grado di correre, saltare e mantenere l’equilibrio su terreni accidentati.
La gara di Pechino è sport e intrattenimento ma anche un test sui progressi e i limiti attuali della robotica. E se oggi la superiorità umana è ancora evidente, il prossimo futuro potrebbe raccontare una storia diversa. Forse già alla mezza maratona.