Quasi la metà delle persone a livello globale è preoccupata per la propria salute mentale. Ma le donne della Generazione Z lo sono di più.
L’ultima rilevazione dell’Ipsos Global Health Service Monitor ha messo in luce il fenomeno preoccupante che colpisce in particolare le giovanissime. Se da un lato, quasi la metà delle persone a livello globale (45%) considera la salute mentale la principale preoccupazione sanitaria del proprio Paese – con un incremento di 18 punti percentuali rispetto al 2018 – dall’altro, c’è ben il 40% delle donne più giovani che ha dichiarato di sentirsi depressa al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più. E per la maggior parte, lo stress invalida il lavoro.
Questi dati evidenziano un carico emotivo significativo e pongono l’accento sulla necessità di affrontare le sfide specifiche che queste giovani, ma in generale tutti, devono affrontare nel futuro.
Stress e impatto sulle giovani generazioni
Oltre alla depressione, il report rivela che il 54% delle donne della Generazione Z ha affermato di essersi sentita così stressata da non poter andare a lavorare nell’ultimo anno, un dato che scende al 47% tra i Millennials.
Questo suggerisce che le pressioni lavorative e sociali colpiscono in modo diseguale le diverse fasce di età. L’impatto dello stress sulle giovani donne non è solo emotivo, ma si traduce anche in una difficoltà concreta a gestire le responsabilità professionali e personali.
La situazione in Italia: stress e sfide quotidiane
In Italia, il tema dello stress è altamente rilevante. Il report indica che il 60% degli intervistati ha avvertito livelli significativi di stress, con il 56% che riconosce come lo stress abbia avuto un impatto sulla propria vita quotidiana.
In particolare, il 48% ha dichiarato di essersi sentito depresso al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più. “La salute mentale è una parte essenziale della salute generale e merita la stessa attenzione e cura della salute fisica,” scrive Ipsos nel report, sottolineando l’importanza di un approccio integrato al benessere.
La disconnessione tra percezione e realtà
Nonostante il 77% degli italiani riconosca l’importanza paritaria della salute mentale e fisica, solo il 32% ritiene che entrambi i settori siano trattati allo stesso modo dal sistema sanitario. Questo divario evidenzia una disconnessione tra la percezione di importanza e la realtà del supporto disponibile.
Il 46% degli intervistati sostiene che il sistema sanitario si concentri principalmente sulla salute fisica, suggerendo che vi sia ancora molto da fare per integrare la salute mentale nei servizi sanitari.
Giornata Mondiale della Salute Mentale: un’occasione per la sensibilizzazione
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra oggi 10 ottobre, è fondamentale aumentare la consapevolezza su questi temi. Il World Mental Health Day rappresenta un’opportunità per promuovere la salute mentale e per incoraggiare la società a lavorare insieme per migliorare il benessere psicologico di tutti.
La salute mentale non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo che richiede l’attenzione di istituzioni, aziende e comunità.
I dati attuali evidenziano come il 60% degli intervistati pensi attivamente al proprio benessere mentale, segnalando un crescente interesse verso la salute psicologica. Tuttavia, è chiaro che le risorse e il supporto necessari non sono ancora sufficienti.
Ci si auspica che la società faccia di più per affrontare le problematiche legate alla salute mentale, in particolare per le donne e le giovani generazioni, affinché possano vivere e lavorare in un ambiente sano e sostenibile. Solo attraverso un cambiamento culturale e un impegno concreto sarà possibile migliorare il benessere psicologico di tutti.