L’endorsement di Taylor Swift per Kamala Harris sta avendo ripercussioni che vanno ben oltre il campo politico e arrivano fino al mercato asiatico delle auto elettriche. Questa è la curiosa rivelazione fatta dal Financial Times dopo aver analizzato i comportamenti degli investitori nei Paesi asiatici. Dall’altra parte dello schieramento, il patron di Tesla, Elon Musk, sostiene la candidatura di Donald Trump. Quali conseguenze avranno questi endorsement di lusso sul settore delle auto elettriche?
L’endorsement di Taylor Swift per Kamala Harris
In un post su Instagram, la popstar ha scritto: “Sostengo Kamala Harris perché è una leader forte, che ha dimostrato coraggio e determinazione. Abbiamo bisogno di una leadership progressista che porti avanti la transizione verso un futuro sostenibile, e Kamala è la persona giusta per farlo”, incoraggiando i suoi 284 milioni di follower a informarsi sui candidati e a votare. La sua affermazione ha generato oltre 11 milioni di “Mi piace” e un notevole aumento del traffico sul sito dove si devono registrare gli elettori americani, con quasi 406.000 nuove visite nelle 24 ore successive al post.
Nota a margine: la popstar ha accompagnato la didascalia con la foto di lei che tiene un gatto in braccio, forse una pungente allusione alla fake news rilanciata da Trump secondo cui alcuni immigrati mangerebbero gli animali domestici.
Swift per Harris, gli investitori dell’elettrico approvano
L’endorsement di Swift ha viaggiato in tutto il mondo sui social, sulle riviste musicali, ma anche su quelle economiche. In Corea del Sud e in Giappone, spiega il quotidiano finanziario inglese, gli azionisti delle principali aziende produttrici di batterie per veicoli elettrici hanno reagito positivamente alla notizia, consapevoli che le elezioni americane possono influenzare pesantemente il futuro del mercato delle auto elettriche.
Durante la presidenza Biden, il mercato delle batterie EV (Electric Vehicle) è cresciuto significativamente grazie agli incentivi del governo. L’obiettivo degli Usa è quello di far sì che due terzi di tutte le nuove auto vendute entro il 2032 siano elettriche, richiedendo la produzione di milioni di nuove batterie. Questo ha alimentato la crescita delle aziende asiatiche, che sono diventate i principali fornitori di queste tecnologie. Secondo il Rocky Mountain Institute, saranno necessarie 44 milioni di nuove batterie negli Stati Uniti entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi di emissioni nette zero.
I timori per un cambio di rotta con Trump
Nonostante si ipotizzi che Trump possa ammorbidire la sua posizione sugli EV, anche perché Musk è uno dei suoi più grandi sostenitori, il fatto che continui a criticare pubblicamente queste tecnologie preoccupa gli investitori. Se il candidato repubblicano dovesse vincere le elezioni, è probabile che cancelli i sussidi per i produttori di batterie e riduca gli incentivi fiscali per i consumatori di veicoli elettrici. Il suo candidato vicepresidente, J.D. Vance, ha già proposto di reindirizzare questi crediti d’imposta a favore delle auto a benzina.
L’amministrazione Biden, invece, ha sostenuto il mercato con miliardi di dollari di investimenti, garantendo agevolazioni fiscali attraverso l’Inflation Reduction Act del 2022. Questi crediti d’imposta hanno dato un forte vantaggio ai produttori coreani e giapponesi rispetto ai costruttori cinesi, i cui rapporti con l’Ue sono sempre più tesi.
Le ripercussioni delle elezioni sul mercato EV
Come riporta Ft, il supporto di Swift a Kamala Harris ha quindi avuto un effetto notevole sui mercati. LG Energy Solution, il più grande produttore di batterie EV in Corea del Sud, ha visto le proprie azioni crescere del 25% rispetto ai minimi di agosto. Anche Panasonic e Samsung SDI hanno registrato un incremento del 20%. Questi guadagni sono stati alimentati non solo dall’interesse degli investitori locali, ma anche da quelli stranieri, con le azioni legate al settore delle batterie EV che hanno dominato le classifiche dei titoli più acquistati in Corea del Sud.
Nonostante questo ottimismo, gli analisti invitano alla cautela. I prezzi delle azioni delle aziende come LG Energy Solution sono storicamente elevati, con un rapporto prezzo/utili oltre 100 volte superiore agli utili futuri, il doppio rispetto ai livelli dello scorso anno. Inoltre, i risultati finanziari del settore non sono stati così positivi come ci si aspettava. LG Energy Solution ha registrato una diminuzione del 58% nei profitti operativi e un calo delle vendite del 30% nell’ultimo trimestre. Anche Samsung SDI ha sofferto un calo del 24% nelle vendite legate alle batterie per veicoli elettrici.
Sovrapproduzione e calo della domanda
Un’altra preoccupazione degli investitori del settore elettrico riguarda l’eccesso di capacità produttiva nel settore. Nonostante la crescente domanda di auto elettriche a livello globale, il tasso di crescita del mercato sta rallentando. La Cina, che rappresenta oltre la metà della domanda mondiale di batterie EV, ha utilizzato meno del 40% della sua capacità produttiva massima lo scorso anno. Questo squilibrio potrebbe portare a un ulteriore rallentamento della crescita delle vendite di batterie, aumentando i timori di sovrapproduzione e riduzione dei prezzi.
A dimostrazione di queste preoccupazioni, molte aziende stanno già sospendendo la costruzione di nuovi impianti di batterie e ritardando i piani di espansione. Anche se i sussidi statunitensi continuano a sostenere il settore, senza una domanda sufficiente per mantenere gli attuali livelli di produzione, alcune aziende potrebbero trovarsi in difficoltà. La crisi colpisce più generalmente il settore delle auto in Europa, dove la locomotiva tedesca si è arenata e Volkswagen prepara il licenziamento di 15.000 dipendenti e la chiusura di due-tre impianti.
In questo contesto, gli investitori di tutto il mondo dovranno affrontare con cautela le sfide poste dalla sovrapproduzione e dal calo della domanda, soprattutto se le politiche favorevoli ai veicoli elettrici dovessero cambiare drasticamente con una nuova guida alla Casa Bianca.