È in atto un cambiamento verde e inclusivo tra le mura di Montecitorio. Le proposte di modifica e i cambiamenti alle regole interne della Camera dei Deputati dimostrano un impegno crescente verso la sostenibilità ambientale e il benessere sociale, con idee innovative che puntano a diventare esempi di efficienza e responsabilità.
Iniziative ambientali e di sostenibilità
Nel panorama delle proposte, spicca l’attenzione verso una mobilità più sostenibile all’interno della Camera. Paolo Emilio Russo (FI) ha avanzato una proposta significativa: l’installazione di stalli per biciclette e monopattini. Questi mezzi, notoriamente privi di emissioni, non solo contribuiranno a ridurre l’inquinamento atmosferico, ma favoriranno anche una diminuzione del traffico nel centro di Roma. Andrea Casu (Pd) ha ampliato il discorso, suggerendo l’acquisto in convenzione o il rimborso degli abbonamenti Atac per i lavoratori della Camera.
Il rispetto per l’ambiente si riflette anche in una serie di iniziative che puntano a migliorare la gestione delle risorse e a ridurre gli sprechi. Ilaria Fontana (M5s) ha proposto di risolvere i problemi legati alla sospensione delle colonnine d’acqua e di ripristinare il servizio dei distributori di acqua potabile, un passo importante per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica e migliorare l’accesso a bevande sostenibili. La risposta del questore anziano Paolo Trancassini, che ha confermato l’imminente attuazione di questa misura, rappresenta una buona notizia per tutti coloro che desiderano un Montecitorio più eco-friendly.
Inoltre, Alessandro Caramiello (M5s) si concentra sul problema dello spreco alimentare, chiedendo che il cibo avanzato alla fine della giornata venga utilizzato per scopi caritatevoli. Emma Pavanneli (M5s) propone di rafforzare le attività di raccolta differenziata e il recupero dei rifiuti, mentre Filiberto Zaratti (Avs) solleva la questione dello spreco energetico, chiedendo l’installazione di interruttori a tempo per spegnere le luci nei locali, specialmente nei servizi igienici, dove la luce rimane accesa senza motivo.
Un nuovo sguardo al benessere sociale e familiare
Ma i deputati non si fermano solo alle proposte green, ma pongono un’attenzione particolare verso la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. La protezione dei più piccoli e il supporto alle famiglie emergono, infatti, come temi centrali nelle recenti proposte. Giorgio Mulè (FI) ha proposto la realizzazione di un asilo nido interno alla Camera, argomentando che sostenere le giovani famiglie è essenziale per garantire il loro benessere e serenità.
Allo stesso modo, Gilda Sportiello (M5s), nota per essere diventata la prima deputata ad allattare in aula, ha avanzato richieste per migliorare il supporto alle madri e ai bambini. Sportiello chiede che sia permesso l’allattamento non solo alle deputate, ma anche alle ospiti, alle dipendenti e alle collaboratrici dei deputati. Inoltre, propone l’allestimento di una sala dedicata all’allattamento e alla cura dei bambini, e l’apertura dello spazio già esistente a Palazzo Theodoli per tali scopi.
In un’altra proposta, Sportiello suggerisce anche di permettere l’accesso ai figli minori degli invitati alla Camera, attualmente vietato agli under 14.
Patrimonio culturale e codice etico
Non mancano, poi, le proposte volte a valorizzare il patrimonio culturale e a garantire un ambiente di lavoro sicuro. Stefano Candiani (Lega) ha suggerito l’introduzione di souvenir commemorativi per i visitatori della Camera, un modo per arricchire l’esperienza dei turisti e celebrare la storia parlamentare.
Sul fronte della sicurezza e del rispetto, un gruppo di deputati del Pd ha, infine, chiesto l’elaborazione e l’adozione di un Codice etico. Questo documento dovrebbe garantire un ambiente di lavoro privo di discriminazioni e violenze di genere, creando uno spazio di lavoro più giusto e rispettoso per tutti.